Baiano / Costituzione e libertà religiosa: All’ ”Incontro” dialogo con don Franco Iannone e Franco Manganelli
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17 Lug 2019
- Scritto da Gianni Amodeo
Proficuo e interessante il dialogo sul rapporto tra Costituzione e libertà religiosa sviluppato da Franco Manganelli, scrittore e saggista, uomo di scuola e già parlamentare della Repubblica, e da don Franco Iannone, parroco della Chiesa dell’Annunziata di Quadrelle, teologo e direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose della Diocesi di Nola. Dialogo coordinato con la consueta e incisiva efficacia dall’avvocatessa Giusy De Laurentiis.
Gianni Amodeo – 5 giugno 2019 - Dallo Statuto albertino alla Costituzione che fissa l’assetto dello Stato laico ed a-confessionale, affermando il primato sia delle libertà civili e di coscienza, sia della pluralità delle confessioni religiose, quali fattori basilari dell’umana promozione e armoniosa convivenza tra uomini e popoli. E’ l’itinerario di evoluzione ed emancipazione sociale, percorso in oltre un secolo e mezzo di storia civile e politica, che segna l’approdo alla democrazia aperta, affrancata dall’ordinamento giuridico che conferiva alla religione cattolica il riconoscimento di religione di Stato, con tutti i correlati effetti normativi e regolatori della sfera dei diritti personali, inter-personali e civili.
Era il riconoscimento, che costituiva uno dei principi dello Statuto albertino presidio del Regno sardo-piemontese e recepito quale ordinamento dello Stato unitario, con la proclamazione del Regno d’Italia il 17 marzo del 1861, mentre Roma, dopo la presa di Porta Pia il 20 settembre del 1870, ne sarà dichiarata capitale a gennaio del 1871, innescando la “Questione romana”, per la quale lo Stato nazionale appena formatosi non era riconosciuto dalla Chiesa cattolica, che conservava forti e marcate prerogative nell’esercizio del potere temporale, nella sua pienezza d’autonomia politica e di compiuta legittimazione.
Si configurò così la condizione di separatezza che sarà superata e risolta l’11 febbraio del 1929 con i Patti Lateranensi, sottoscritti da Mussolini e dal cardinale Gasparri, che sancivano la reciprocità di riconoscimento per ruoli e funzioni distinti tra Stato e Chiesa e la connessa disciplina dei loro rapporti. Era l’intesa bilaterale che, tra le altre norme concordatarie e disposizioni di convenzione finanziaria, confermò per la religione cattolica il riconoscimento di religione di Stato che, a sua volta, pur conservando la forma monarchica, si era, intanto, venuto strutturando, in sostanza, nelle articolazioni della diarchia monarchica e fascista.
Poi, c’è la grande svolta della storia nazionale, con l’avvento dello Stato repubblicano e democratico plasmato e modellato dalla “Carta” del 1948 che regola la materia religiosa negli artt. 7 e 8; e se l’art. 7 recepisce i Patti Lateranensi, assimilandoli alle disposizioni costituzionali, con la conferma della religione cattolica quale religione di Stato, l’art. 8 delinea, invece e compiutamente, la visione della nuova società pluralistica e democratica, affermando la libertà d’ esercizio di tutte le confessioni religiose. E’ il tassello di fondamentale costituzionalità che s’integra e completa nel 1984 con l’Accordo di Villa Madama, firmato da Craxi e dal cardinale Casaroli; è il tassello della sostanziale modifica dell’art. 7 in ordine alla componente della ricezione dei Patti Lateranensi e con la conseguente abolizione del principio della religione di Stato.
La modifica fu attuata senza far ricorso alle complesse procedure di revisione costituzionale, ma solo seguendo l’applicazione di una legge ordinaria, dal momento che i Patti Lateranensi con la ricezione nell’art. 7 erano stati assimilati per rango alle norme costituzionali, senza averne, tuttavia, la natura strutturale. Era il profilo formale dell’osservanza di una legge ordinaria, quello a cui corrispondeva, e corrisponde, non solo il “senso della storia”, ma anche e soprattutto la volontà politica di dare compiutezza operativa alla pregnanza dei valori della Costituzione nella vita sociale, senza dire dei nuovi scenari aperti nella Chiesa cristiana e cattolica per impulso di Giovanni XXIII, il Papa della “Populorum progressio” e del Concilio Vaticano II
Laicità e religione: modello francese e modello italiano
Teologia del popolo e l’apertura del cristianesimo cattolico
Proficuo e interessante, sullo sfondo delle coordinate proposte per sommi capi, si dipanava il dialogo sul rapporto tra Costituzione e libertà religiosa sviluppato da Franco Manganelli, scrittore e saggista, uomo di scuola e già parlamentare della Repubblica, e da don Franco Iannone, parroco della Chiesa dell’Annunziata di Quadrelle, teologo e direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose della Diocesi di Nola; dialogo coordinato con la consueta e incisiva efficacia dall’avvocatessa Giusy De Laurentiis, per la “stazione” di turno del “Viaggio nella Costituzione”, promosso dal Circolo “ L’Incontro” e tenutosi alla fine del mese di maggio.
Sulla scia di articolate riflessioni, Manganelli focalizzava, in particolare, i rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica, evidenziandone l’indipendenza e l’autonomia nel proprio ordine, secondo i postulati della Costituzione; e nel marcare il rapporto tra laicità e religione, sottolineava i tratti distintivi del modello francese, per il quale non sussiste alcuna compatibilità tra l’ una e l’ altra, configurandosi la laicità con caratteri irreligiosi, anti-religiosi, anti-chiesastici o anticlericali. Con diverse connotazioni - sottolineava Manganelli - si atteggia il modello italiano, per il quale tra laicità e religione corrono legami di compatibilità, nell’ambito, però, di condizioni e paradigmi specifici, per i quali la religione non va concepita né vissuta quale fonte di comando sacrale, né nella dimensione clericale, dedita alla cura degli interessi del clero riconosciuto come ceto di rango superiore, né in quella fondamentalista, quale ispiratrice e modello della società basata su testi sacri, né in quella integralista, che contempla e postula nelle norme religiose l’esclusiva e assoluta matrice della società, della politica e della cultura.
Posto in rilievo, il ruolo della Chiesa impegnata per il bene spirituale dei fedeli e quello della Comunità politica impegnata per il bene comune temporale dei cittadini, Manganelli prospettava la rilevanza della distinzione tra il profano e il sacro; una distinzione, in virtù della quale la religione semina e diffonde quegli ideali e valori di vita con la parola detta, scritta e ritualizzata che la fede raccoglie e fa propri praticandoli nella realtà sociale. E sotto questi aspetti, il Cristianesimo non costituisce un progetto di società alternativo, bensì una risorsa, di cui una testimonianza significativa è data dall’ amore-agape lasciato in eredità da Gesù. E’ l’” amore espansivo e non possessivo”, che attraversa e annulla la separazione tra gli esseri e permette loro - spiegava Franco Manganelli - di dimorare l’uno accanto e dentro l’altro nella solidarietà attiva. E così il comportamento dei credenti cristiani non interviene a fianco degli stili di vita già esistenti e osservati, come per aggiungerne, o imporne, uno nuovo o alternativo e migliore, ma si dispiega come fermento, risorsa, generando lo “stile di stili”.
Tra i temi analizzati da don Franco Iannone di rilievo la correlazione tra amore-agape e la trascendenza della dignità della persona umana, ch’è intrinseca e connaturata con la concezione cristiana della vita. Un passaggio, che faceva emergere gli orizzonti disegnati dal Concilio Vaticano II con cui la Chiesa si è aperta alle profonde dinamiche che regolano la società; orizzonti che s’inscrivono in quella fede autentica, evocata spesso da Papa Francesco e che “implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo, di trasmettere valori, di lasciare qualcosa di migliore dopo il nostro passaggio sulla terra”.
In questa luce, don Franco Iannone tratteggiava aspetti significativi della Teologia del popolo affermatasi sulle tracce della Teologia della liberazione che si è venuta diffondendo in America Latina, soprattutto nel XX secolo, veicolando i valori e la spiritualità, con cui il Cristianesimo cattolico può concorrere alla diffusione e alla pratica del Bene comune e all’emancipazione di uomini e popoli in moto ascensionale dal “basso”, facendo leva sui principi del Vangelo e della fede che li rende vivi e concreti. Una capacità di concorso e di potenziale supporto, che non conosce frontiere e chiusure, connaturata e intrinseca com’è all’ecumenismo cristiano.
Avellino / Circolo della Stampa: “Sviluppo e benessere in azienda: come costruire relazioni funzionali”
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14 Lug 2019
- Scritto da N.R.
Seminario conclusivo del Ciclo “Tutti Pazzi per la Psicologia”, organizzato dall'Associazione Irpina di Psicologia (A.Ir.P)
N.R. – 22.06.2019 - Si è tenuto mercoledì 19 giugno, alle ore 16.00, presso il Circolo della stampa di Avellino, il sesto Seminario del Ciclo “Tutti Pazzi per la Psicologia”, con lo scopo di sensibilizzare i cittadini alla comprensione del ruolo che svolge lo psicologo in ambito aziendale.
Il seminario, organizzato dall'Associazione Irpina di Psicologia con il patrocinio dell'Ordine degli Psicologi della Campania e di Confindustria – Avellino, dopo i saluti della Dr.ssa Rosa Bruno, Coordinatrice dell'Associazione Irpina di Psicologia, e della Dr.ssa Maria Grazia Villano, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria di Avellino, è stato introdotto dalla relazione della Dr.ssa Marianna Patricelli, Psicologa, Psicoterapeuta e formatrice aziendale, dal titolo “L’intervento dello psicologo in azienda: la valorizzazione delle relazioni”.
“Il tema della qualità della vita nell’ambito lavorativo ha assunto negli ultimi anni un’importanza crescente in relazione all’incremento della complessità dei contesti sociali ed economici entro cui operano persone e aziende”, ha spiegato la Dr.ssa Patricelli, “risulta fondamentale, pertanto, dedicarsi all’attenzione ed alla cura del capitale umano dell’azienda ed alla cura delle relazioni e del benessere psicofisico dell’individuo nel contesto lavorativo”.
Sono seguite, moderate dalla giornalista Dr.ssa Simona De Cunzo, le relazioni della Dr.ssa Maria De Cola, Psicologa e Psicoterapeuta, dal titolo “Benessere e gestione del tempo e delle risorse: prevenire lo stress lavoro-correlato”; dell'Avv. Antonio Petrozziello, civilista e giuslavorista, che ha illustrato i contorni giuridici del mobbing; della Dr.ssa Angela Aitella, Psicologa, che è intervenuta sulle insidie delle realtà organizzative, in particolare mobbing e burn-out, ed è stato concluso dall'Ing. Giandomenico Dello Iacono, Ingegnere di Processo, Aurubis Italia S.r.l. che ha portato la testimonianza di un intervento formativo in azienda
Somma Vesuviana / Castello d’Alagno: Assegnato il Premio Napoli Cultural Classic 2019
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09 Lug 2019
- Scritto da N.R.
Foto di Alessandra Combatti, di Maurek Poggiante e di altri: fonte internet.
N.R. – 16.06.2019 - Nella serata dello scorso 10 giugno, sono stati assegnati i Premi Napoli Cultural Classic 2019. La premiazione è avvenuta nel meraviglioso Castello D’Alagno, di epoca aragonese, in quel di Somma Vesuviana, costruito in modo strategico per tenere sotto controllo tutto il territorio, nel quale Donna Lucrezia D’Alagno stabilì la sua dimora dopo la morte del suo amato re Alfonso D’Aragona che le aveva donato l’intera proprietà.
La manifestazione, che ha avuto come madrina l’attrice Gigliola De Feo e si è avvalsa dell’ausilio del giornalista Antonio Russo, nelle vesti di presentatore, si è aperta con l’orchestra del Brass Esemble “Il Cenacolo”, diretta dal maestro Salvatore Barile, che ha letteralmente emozionato tutto il pubblico presente.
Ospiti della serata l'on. Di Sarno, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Vincenzo Spadafora, il sindaco di Somma Vesuviana Salvatore Di Sarno e il sen. Francesco Urraro.
Grande successo per le mostre, allestite per l’occasione: nella sala adiacente alla corte del Castello c'era un estratto della mostra di pittura e scultura il viaggio di “O” di Vincenzo Gallo, mentre nelle cantine storiche si potevano ammirare le minimostre dei pittori cinesi, tra l’altro premiati nella pittura, LI BAI JUN e SUN QIGUANG.
Ben 21 i Premi assegnati nelle varie categorie di concorso, che sono riportati di seguito sezione per sezione.
PRIMA PREMIAZIONE - SEZIONE IMPEGNO SOCIALE
Vince il Premio Napoli Cultural Classic 2019 per la Sezione Impegno Sociale la Prof.ssa Patrizia De Mennato, ordinario di Pedagogia all’Università degli Studi di Firenze e ideatrice di Live in Villa di Donato.
La motivazione: Ha saputo conciliare i suoi impegni accademici con un'attenta sensibilità verso svariate forme della cultura, coltivando e valorizzando i talenti innovativi nel campo drammaturgico-teatrale-usicale, facendosi essa stessa mecenate di giovanissimi artisti esordienti. Lo ha fatto aprendo le porte di casa sua a “Villa di Donato”. Attraverso un restauro filologico, che ha seguito personalmente, ha restituito alla città con generosità e determinazione ujno spazio che destina ad eventi di natura sociale per accogliere giovani madri con i propri figli immigrati e persone fragili.
SECONDA PREMIAZIONE - SEZIONE ARCHEOLOGIA
Vince il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Archeologia e Ricerca Scientifica il Prof. Antonio De Simone.
La motivazione: Ha dato vita ai lavori di scavo della importante villa romana augustea a Somma Vesuviana, riuscendo a restituire una parte di essa allo studio degli specialisti ed alle visite degli appassionati. Ha curato in maniera brillante il legame tra l'università di Tokyo, che ha finanziato il progetto, e la realtà istituzionale e scientifica italiana.
TERZA PREMIAZIONE - SEZIONE SCULTURA
Riceve il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Scultura Carlo Salvatore III Laconi.
La motivazione: Per la capacità artistica che, attraverso il rigore della ricerca,ha saputo coniugare l’arte scultorea con la tecnologia al fine di progettare il primo ed innovativo network di opere scultoree interconnesse su scala globale.
QUARTA PREMIAZIONE - SEZIONE PITTURA INTERNAZIONALE
Vincono il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Arti Visive, Categoria Pittura Internazionale, gli artisti Sun Qiguang e Li Bai Jun.
La motivazione (1): Pittore raffinato dalla tecnica ineccepibile, capace nell'uso del colore ed in grado di rendere l’atmosfera e le luci del paesaggio e degli oggetti rappresentati, animati e non. In tutte le sue opere è in grado di dare armonia e compiuta realizzazione alla composizione.
La motivazione (2): Per saper rappresentare, attraverso i colori con un connubio di bellezza estetica e di spiritualità, il mondo e per aver avuto il coraggio di portare la sua arte in altri paesi, imparando a conciliare lo spirito e riuscendo, attraverso i suoi dipinti, a trasmettere agli altri una visione della sua arte.
QUINTA PREMIAZIONE - SEZIONE MUSICA
Riceve il Premio Speciale Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Musica, il Maestro Mario Ancilotti.
La motivazione: Flautista, direttore d'orchestra e organizzatore musicale, per la musica espressa anche con il rigore della ricerca, dando suono a partiture di ogni tempo e per l'importanza data con il suo impegno ad affermare il valore educativo della musica negli aspetti etici e morali.
SESTA PREMIAZIONE - SEZIONE FOTOGRAFIA INTERNAZIONALE
Vince il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Arti Visive Fotografia Internazionale, Liu Yu e Liu Fuhai.
La motivazione (1): Per essere capace di raccontare attraverso “lo scatto” e far percepire, oltre l’immagine visiva; storie di vita, di guerre, di dolore, di civiltà, di religiosità. Le sue foto embrano dipinti, che riflettono emozioni e momenti, che catturano brani dell’animo umano, e rendono perfino animati oggetti o paesaggi.
La motivazione (2): La sua foto trova sempre accoglienza verso chi la guarda; è l'opera attenta di occhi esperti che con intuito e capacità di mediazione aiutano le persone a avvicinarsi all'estetica. Le sue foto fanno tutto ciò.
SETTIMA PREMIAZIONE - SEZIONE DANZA
Ricevono il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Spettacolo, Categoria Danza, i ballerini Salvatore Manzo e Claudia D’Antonio del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli.
La motivazione: Per la maestria con cui fanno vibrare il corpo attraverso l’anima dell’emotività in chi li guarda, esprimendo pura emozione; per la capacità di entrare in contatto con l’altro attraverso la danza, con intensità e trasporto; per aver saputo trasformare un dono naturale in una passione incrollabile e immensa che sia d’esempio per ognuno
OTTAVA PREMIAZIONE - SEZIONE GIORNALISMO LOCALE
Ricevono il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Giornalismo Locale, Gabriella Bellini e Monica Cito.
La motivazione: Sono donne straordinarie ed esponenti della stampa sul campo, raccontano il nostro territorio fuori anche dai nostri confini, attente alla realtà sociale e politica italiana che analizzano con puntualità e chiarezza. Riescono a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l’obiettività suggerita dall’esperienza umana che le accompagna nel far propria la notizia.
NONA PREMIAZIONE - SEZIONE SCRITTURA INTERNAZIONALE
Vince il Premio Napoli Cultural Classic 2018 Sezione Scrittura, il candidato al Premio Nobel per la Letteratura 2019 Hafez Haidar.
La motivazione: Per la spiccata sensibilità adoperata nel complicato ruolo di traduttore e per l'aver dimostrato come l'arte della scrittura possa, guidando le giovani generazioni attraverso le oasi della conoscenza, ripristinare i ponti col passato e svolgere intermediazioni col futuro, così da creare nuove piste per superare il deserto dei fanatismi religiosi.
DECIMA PREMIAZIONE - SEZIONE TEATRO D’AUTORE
Vince il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Teatro d’Autore, Antimo Casertano.
La motivazione: Per la scelta coraggiosa di abbracciare un mondo, quello della recitazione, complesso e difficile, usando gli strumenti dello studio e dell'osservazione, supportati da una raffinata capacità recitativa che ha dato vita a straordinari personaggi in fiction di successo, tra cui Gomorra.
UNDICESIMA PREMIAZIONE - SEZIONE PREMIO CINEMA SERIE TV ORIZZONTI GIOVANI INTERPRETI
Primo Premio Orizzonti Giovani a Daniela Ioia.
La motivazione: l'Innata e irruente passione artistica caratterizza la sua personalità attoriale, mantenendo sempre con attenzione una capacità recitativa di alta qualà, figurando tra le migliori interpreti del panorama giovanile delle grandi produzioni di punta internazionale.
DODICESIMA PREMIAZIONE SEZIONE CINEMA GIOVANE
Riceve il Premio Napoli Cultural Classic Sezione Spettacolo, Categoria Cinema, l'attore Romano Reggiani
TREDICESIMA PREMIAZIONE SEZIONE GIORNALISMO
Riceve il Premio Napoli Cultural Classic Sezione Giornalismo il Dott. Nello Trocchia.
La motivazione: Autore di un romanzo di successo, affidandosi al suo talento di giornalista e scrittore, ha narrato una storia drammatica, quella de “I CASAMONICA” della quale ripercorre l’intera storia, districandosi tra realtà oscure e piste della malavita che si intersecano nelle brutture sociali. Con uno stile convincente e l’uso sapiente del racconto; coinvolge emotivamente il lettore, investendolo con uno scorcio di umanità dolente.
QUATTORDICESIMA PREMIAZIONE-SEZIONE IMPRENDITORIA CULTURALE
Riceve il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Imprenditoria Culturale il Dott. Rosario Esposito La Rossa.
La motivazione: Per il suo impegno contro il degrado sociale, con coraggio e determinazione ha aperto la prima libreria dell'Area Nord di Napoli: La Scugnizzeria, dimostrando come la cultura possa, guidando le giovani generazioni attraverso la conoscenza, costruire una società migliore.
QUINDICESIMA PREMIAZIONE SEZIONE SPETTACOLO-FICTION TV INTERNAZIONALI
Riceve il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Spettacolo-Fiction Tv Internazionali Mario Martin per la fiction “Il Segreto”.
La motivazione: Con un tratto attoriale di profondo spessore, capace di saper toccare le diverse corde della caratterialità umana, da ogni volta vita a personaggi che restano impressi nella memoria e che sanno mettere in evidenza non solo le capacità tecniche della recitazione, ma anche quelle della vita concreta e vissuta.
SEDICESIMA PREMIAZIONE SEZIONE SPETTACOLO-FICTION TV INTERNAZIONALI
Riceve il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Spettacolo-Fiction Tv Internazionali l’attore Juanma Navas per la fiction “Una vita”.
La motivazione: Per la lunga carriera nel mondo dello spettacolo, dove si è espresso attraverso diverse arti che ha mirabilmente frequentato; per aver dato la possibilità al mondo iberico di conoscere artisti, sperimentare forme nuove, confrontarsi con stimoli di diverse culture.
DICIASSETTESIMA PREMIAZIONE SEZIONE GIURIDICA
Riceve il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Giuridica la Prof.ssa Paola Coppola.
DICIOTTESIMA PREMIAZIONE SEZIONE ARTE INTERNAZIONALE
Riceve il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Arte Internazionale la Dott.ssa Sun Yue.
La motivazione: Conoscenza e passione fanno dell'esperto d'arte non solo un cultore della materia, ma lo pongono anche come capace di comporre, con le diverse forme della cultura, il linguaggio del bello attraverso l’esposizione artistica. Per essere stata capace di unire passione, conoscenza e intuito in una lunga esperienza di mostre internazionali.
DICIANNOVESIMA PREMIAZIONE SEZIONE CULTURA INTERNAZIONALE
Riceve il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Cultura Internazionale il Maestro Dritan Coro.
VENTESIMA PREMIAZIONE SEZIONE ARTE
Riceve il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Arte Dott. Ferdinando Creta.
La motivazione: Attraverso la sapiente capacità di dirigere grandi eventi e mostre di carattere internazionale, alternati con la conoscenza attenta del nostro territorio, ha saputo creare con lo spettatore un rapporto diretto, che pone l'osservatore delle mostre dirette nella posizione privilegiata di chi è protagonista della scena.
VENTUNESIMA PREMIAZIONE SEZIONE TRADIZIONI STORICO-CULTURALI
Riceve il Premio Napoli Cultural Classic 2019 Sezione Tradizioni Storico-Culturali il Musicista Lorenzo Maffia.
La motivazione: Direttore Artistico, impegnato nel campo della valorizzazione delle tradizioni storiche come il Carnevale di Palma Campania, è in grado di miscelare le scene tradizionali del carnevale storico attraverso uno spaccato attento e profondo del nuovo linguaggio mediatico ed informatico. Il suo apporto alla direzione del Carnevale di Palma è stato espressione di puro impegno sociale e culturale.
Piedimonte Matese / #IlluminArti2019 #la poesia: Si accende il borgo
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10 Lug 2019
- Scritto da C.S.
Tutto in una notte all’Ottava Edizione.
C.S. – 05.07.2019 - Presentata in conferenza stampa Mercoledì 29 maggio, presso la sala Consiliare di Piedimonte Matese (CE), si è tenuta lo scorso 1 giugno l’ottava edizione della manifestazione #Illuminrti2019 #la poesia.
Arte, spettacolo, musica, enogastronomia e soprattutto poesia, sono stati gli ingredienti principali dell’appuntamento di quest’anno che dalle 19.00 alle 24.00 di sabato 1 giugno 2019 ha accompagnato la cittadinanza in un viaggio ricco di suggestioni alla riscoperta del patrimonio artistico del centro storico, riportandolo al suo antico splendore.
La manifestazione, unica nel suo genere, coniuga la riscoperta del territorio con effetti scenici e giochi di luce su tutti gli edifici di interesse culturale, con coreografie e poesie, con installazioni fotografiche lungo tutto il percorso.
Alla conferenza stampa è stata presente l’assessore regionale Sonia Palmeri, cittadina matesina, sempre attenta a cogliere ogni opportunità per promuovere la valorizzazione del territorio casertano. Infatti l’Assessore Palmeri, con grande intuizione e sensibilità, è stata l’artefice unica dell'incontro fra Byblos, ideatrice dell’evento, e il main sponsor Softlab Spa, un'azienda di respiro nazionale che ha mostrato grande attenzione e ascolto rispetto a un percorso che mira al rilancio del patrimonio culturale di Piedimonte Matese e dell’Alto casertano, legandolo all’innovazione tecnologica.
A testimonianza di una sinergia d’intenti, volti al rilancio di un territorio ricco di storia, cultura e arte, alla conferenza stampa era presente il Presidente di Softlab Spa, Leonardo Iacovelli.
Oltre 40 gli eventi di Illuminarti2019, che sono sapientemente stati racchiusi tutti in una notte e che hanno avuto come palcoscenico naturale le seguenti strade e piazze del borgo antico: Via Ercole D’Agnese, Piazza Ercole D’Agnese, Largo San Domenico, Complesso Museale San Tommaso D’Aquino, Corte Suore Canossiane, Cappella di San Biagio, Via Ercole D’Agnese Alta, Slargo Enrico Caruso, Rampe di San Marcellino, Palazzo Leonetti, Basilica Santa Maria Maggiore, Cortile Casa Catarcio, Belvedere Aurora Sanseverino, Palazzo Ducale Gaetani D’Aragona, Largo Santa Maria Vecchia, Via Sorgente e Largo Sorgente, Palazzo Potenza, via Pietà, Largo San Sebastiano.
Alla manifestazione ha partecipato una folta rappresentanza dell’Associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica e dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, che ha sancito un gemellaggio fra città di Piedimonte e Caserta, uniti nella valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale della provincia casertana.
L’accoglienza, l’info point, la vigilanza, il supporto logistico sono stati curati dagli studenti dell’Istituto Alberghiero V. Cappello e dell’Istituto Industriale G. Caso di Piedimonte Matese.
Pomigliano d’Arco / Liceo "Imbriani": Cerimonia conclusiva del progetto “I luoghi della memoria…”
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24 Giu 2019
- Scritto da IV A Classico Liceo "Imbriani"
L’evento conclude un progetto che è stato condotto dal Lions e dal Leo Club "Pomigliano d'Arco" nel corso dell’intero anno sociale con l'obiettivo di recuperare il patrimonio identitario della Comunità attraverso la riscoperta e la valorizzazione dei siti urbani che custodiscono la memoria storica e socio-culturale della Città. Il servizio giornalistico è stato realizzato dagli Alunni della IV A indirizzo classico nell’ambito del Progetto di Alternanza Scuola-Lavoro “Il quotidiano in classe. Da Gutemberg a oggi” .
Maggio 2019 - Nella mattinata del 16 maggio, presso l'auditorium del Liceo “Imbriani”, a partire dalle ore 10.00, si è tenuta la manifestazione conclusiva del service "I luoghi della memoria… Pomigliano d’Arco tra storia, arte, cultura e poesia", progetto condotto dal Lions e dal Leo Club "Pomigliano d'Arco" nel corso dell’intero anno sociale con l'obiettivo di recuperare il patrimonio identitario della Comunità attraverso la riscoperta e la valorizzazione dei "Luoghi della Memoria" di Pomigliano d'Arco, ovvero dei siti urbani che custodiscono la memoria storica e socio-culturale della Città.
In particolare, è stato promosso presso il Liceo "Imbriani" un percorso didattico, articolato in una serie di incontri, laboratori di analisi e creatività, visite sul territorio, il tutto finalizzato alla partecipazione degli studenti ad un concorso. Da sottolineare l’encomiabile lavoro svolto dal Comitato organizzatore, presieduto da Massimiliano Spiezio, insieme agli altri componenti: Angela Crimaldi, (Leo) Clara Dragone, Stefania Malfi, Pasquale Storino.
Il progetto, che nasce con l'obiettivo di avvicinare i giovani e la cittadinanza ai luoghi della città che sono intrisi di storia e che sono ignorati ai più, ha visto gli studenti del Liceo “Imbriani” realizzare quattro accattivanti video su altrettanti luoghi della memoria: Piazza Mercato, il Palazzo dell'orologio, Piazza Municipio e la Chiesa di San Felice, che, nel corso della cerimonia conclusiva, sono stati proiettati.
La borsa di studio in palio è stata attribuita al filmato realizzato su Piazza Municipio, che presenta delle indiscusse qualità oggettive, mentre è stato avviato l’iter per la donazione al Comune di Pomigliano d'Arco delle targhe afferenti la segnaletica turistica da apporre presso i quattro siti culturali locali oggetto di studio e di interesse da parte degli alunni del Liceo “Imbriani”, ovvero "Piazza Mercato", la "Torre dell'Orologio", la "Chiesa di s. Felice in Pincis", "Piazza Municipio".
Hanno presenziato alla manifestazione il II Vice-Governatore Antonio Marte, il Presidente di Circoscrizione Carmela Penna, il Presidente di Zona Luciano Campanile.
Hanno portato i loro indirizzi di saluto: Domenico Toscano, D.S. del Liceo “Imbriani”; Luigi Delle Cave, Presidente Lions Club “Pomigliano d’Arco”; Victor Maria Vernelli, Presidente Leo Club “Pomigliano d’Arco”; Rosa Manna, Docente Referente del Progetto per il Liceo “Imbriani”; Franca Trotta, Assessore alla Cultura del Comune di Pomigliano d’Arco; Raffaele Russo, Sindaco del Comune di Pomigliano d’Arco; Carmela Penna, Presidente II Circoscrizione Distretto Lions 108 Ya.
Sono, inoltre, intervenuti Gli Alunni del Liceo “Imbriani”, di cui sono stati proiettati i video realizzati e partecipanti al concorso; Pasquale Terracciano, Protagonista della tradizione musicale locale; Ferdinando Esposito, Storico e scrittore.
I lavori della cerimonia, introdotti e moderati da Massimiliano Spiezio, Referente del Progetto per il Lions Club “Pomigliano d’Arco”, sono stati conclusi da Antonio Marte, II Vice-Governatore Lions 108 Ya.
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